Mancano poco meno di due mesi all’inizio della prossima Milano Fashion Week dedicata alle collezioni femminili per la primavera-estate 2024, in programma dal 19 al 25 settembre, ma la prima bozza di calendario racconta di un’edizione fitta di show: sono 60 sfilate fisiche organizzate in circa cinque giorni, con fino a 13 eventi in un giorno, strette tra un pomeriggio (il 19 settemabre) dedicato ai giovani talenti e l’ultima mattinata (lunedi 25 settembre) con in programma alcuni eventi digitali.
I nomi noti ci sono tutti: Prada, Armani con le linee Giorgio ed Emporio, Versace, Missoni, Ferragamo, Bottega Veneta, Dolce&Gabbana, Tod’s.
Attesissimo lo show di Gucci, in programma venerdi 22 settembre alle ore 15 in una location ancora da confermare.
Debutta a Milano dopo una lunghissima presenza alla New York Fashion Week anche Chiara Boni con la sua Petite robe noir che sfilerà il 24 settembre in via San Luca. La stilista fiorentina aveva già omaggiato la città di Milano durante la pandemia, con un video per la collezione autunno inverno 2021.
Occhi puntati anche sulla sfilata Moschino che, in assenza di un direttore creativo dopo l’addio di Jeremy Scott, festeggerà i primi 40 anni dalla fondazione con un evento sui generis: in passerella ci saranno quattro capsule collections frutto della scelta di altrettante stylist internazionali, molto diverse tra loro: Carlyne Cerf de Dudzeele, Katie Grand, Gabriella Karefa-Johnson e Lucia Liu.
C’è poi Tod’s, che recentemente ha salutato il direttore creativo Walter Chiapponi: a Milano a settembre sfilerà la sua ultima collezione.
Non mancano gli spazi per gli emergenti: Dolce&Gabbana, come da diverse stagioni a questa parte, supporterà la designer brasiliana Karoline Vitto che lavora molto sui temi dell’inclusività e delle curve. «Con Karoline e il suo lavoro è stato amore a prima vista: con lei condividiamo l’idea di una bellezza veramente autentica, quella che non guarda alle taglie e ai canoni, ma è espressione di un profondo stato dell’anima», hanno detto Domenico Dolce e Stefano Gabbana.
Tra i debutti, invece, c’è quello di The Attico, marchio di Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini di cui Remo Ruffini ha rilevato una quota di minoranza (49%) nel 2018.