Terza settimana in vetta alla classifica dei singoli più venduti (dati Fimi/Gfk), brano più trasmesso in radio da un mese (EarOne), disco di Platino, oltre 26 milioni di streaming e più di 9,4 milioni di views su YouTube, in top ten in Germania.
L’estate non è ancora finita, ma “Italodisco” dei The Kolors si avvia a essere incoronato tormentone 2023.
E Stash, frontman della band campana ospite al Giffoni Film Festival per il concerto di chiusura della manifestazione dedicata ai ragazzi,dice:
«È stupefacente quello che ci sta accadendo – racconta il cantante -. Come se una canzone avesse avuto l’effetto di 20 anni di carriera. Ma nulla accade per caso: se penso a tutto il tempo che abbiamo passato in studio nell’ultimo anno… Ma non dimentico i momenti in cui sembrava impossibile pensare a quel numero 1 davanti a The Kolors».
Di certo non partivano favoriti nella corsa alla hit estiva e anche la loro carriera musicale, da quel 2015, dopo la vittoria ad Amici, ha avuto un andamento ondivago, con Stash che negli ultimi anni è stato più protagonista tv (come coach proprio del talent che gli ha dato il successo).
«Ma non ho mai avuto paura che il personaggio tv mangiasse l’artista. Sono consapevole della forza immane del mezzo televisivo, ma la stessa Maria De Filippi, che io considero una seconda mamma, mi ha sempre detto che la parte televisiva deve andare di pari passo con quella artistica. L’una non deve essere predominante sull’altra. Sono binari paralleli. Credo che certe cose accadano quando devono accadere – sottolinea Stash -. Il nostro percorso è stato segnato da momenti forti come Everytime o Pensare Male, ma sicuramente Italodisco è una pietra miliare del nostro percorso. Segna un pre e post. È l’inizio di una nuova pagina dei The Kolors. Dieci anni fa eravamo dei ragazzi, oggi siamo padri di famiglia. C’è una consapevolezza diversa in quello che facciamo e nei risultati che otteniamo, nel saper vivere il momento. Si dice che per sentire meglio il sapore del pane devi stare a digiuno un paio di giorni, ecco per noi Italodisco è come una torta Paradiso dopo un paio d’anni di dieta».
Come è nata “Italodisco”?
Anche guardare tutti dall’alto in basso della classifica è un gioco divertente: «Ci sfottiamo con i colleghi via whatsapp. Praticamente stiamo affrontando una gara di F1 con una 500», scherza ancora Stash. Un successo, scritto con Davide Petrella («un amico per la penna, oltre che di vita»), forse inaspettato, ma davanti agli occhi di tutti. Ma quale è stata la chiave?
«L’essenza, la naturalezza del suono che per noi è un mezzo e non un obiettivo. Evidentemente è arrivato il pezzo, in maniera sincera e senza strategie dal punto di vista del marketing». Da qui si riparte per un nuovo inizio. «Perché non ci sentiamo arrivati. Italodisco è la prima “nuova” canzone. Ora vediamo le altre che abbiamo pronte. Vorrei stare un po’ sulle nuvole, ma basse, per tenere anche i piedi per terra».